Dimentichiamo la Romania? Facciamo un bel rewind e riavvolgiamo tutto il nastro? A parole si può, coi fatti è un’altra roba.

Serve il coltello tra i denti e non l’atteggiamento “molle” visto in campo contro il Cluj. ‘Sto nome ci perseguiterà, forse anche più di Salisburgo che tormentò i nostri sogni e lo spauracchio rimane sempre dietro l’angolo.

La Lazio intanto si allena a Formello con la testa ad una gara che assume un tono quasi solenne: non bisogna più deludere i tifosi, o almeno quando si può evitare,  allora che si eviti a tutti i costi!

Il costo?

Un massiccio turnover è il pensiero che gravita nella testa di Simone Inzaghi. Mi domando sempre, senza far polemica, se sia davvero una scelta azzeccata un turnover proprio sui palcoscenici internazionali e perché non giocarsela alla “non se fanno prigionieri”.

Qualcuno mi direbbe che non sono stata a Coverciano perciò come il vento fa, mi taccio.

Gli unici che scenderanno in campo del parterre titolare classico, ad ora, saranno Strakosha, Acerbi e Ciro Immobile.

Possibilità dunque del pieno minutaggio o finché cartellino giallo non ci divida, potrebbero Vavro e Bastos. Il precedente è  la gara contro il Cluj, ma non mettiamo il carro davanti ai buoi. Quissanga si è dimostrato più che funzionale quando chiamato in causa e, sul nuovo arrivato, sono forse tra i pochi che non emette sentenza, ma concede il beneficio del dubbio.

Sulle fasce ci saranno invece Lazzari a destra e parrebbe Jony a al posto di Lulic.

E se rivoluzionasse il centrocampo?

Della serie Cataldi, Parolo e Berisha? Mmmm… Potrebbe essere una mezza idea o addirittura una mezza certezza.

In attacco torna il tandem Caicedo-Immobile, Correa non si è allenato questa a causa del famoso affaticamento muscolare che ha messo in ansia un po’ tutti. Inzaghi però proverà a recuperarlo per domenica.

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